Pasteur contro Comte e il positivismo

Past-copAugust Comte fu soltanto un mediocre matematico, e un pessimo filosofo, ma la sua visione della scienza ha influito moltissimo nella storia del pensiero. Non molti sanno che il più grande scienziato francese dell’Ottocento, Louis Pasteur, fu invece un fiero avversario del positivismo e del pensiero comtiano, che ebbe modo di criticare pubblicamente, per esempio, nel 1884, nel discorso che tenne in occasione della nomina a membro dell’ Académie française (la famosa legge di Comte è definita “sedicente legge storica”). Riportiamo tutta la parte finale,

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La filosofia e la teologia di Michael Faraday

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Michael Faraday è stato uno dei più grandi fisici della storia. Ancora oggi portano il suo nome le Leggi di Faraday, la gabbia di Faraday, l’effetto Faraday e l’unità di misura detta farad

Nato nel 1791 in un sobborgo di Londra, in una famiglia oriunda irlandese, povera e molto religiosa, egli appartiene per tutta la vita, sempre con grande entusiasmo, a una setta protestante cristiana, la chiesa sandemaniana, che interpreta letteralmente la Bibbia (ci sono rimasti gli appunti di alcuni suoi sermoni).

Faraday è un uomo di fede, in tutti i sensi. Un uomo fiducioso, curioso, mentalmente vivace. I suoi studi da ragazzo sono molto carenti, e di mestiere fa l’apprendista legatore artigianale: prende le pagine da una stampatrice, le cuce, le ordina, le rilega. Eppure, appena può, corre a sentire lezioni pubbliche di fisica, o a leggere tutto ciò che può sugli argomenti scientifici di cui si discute ai suoi tempi.

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Blaise Pascal: la natura paradossale dell’uomo, la ragione, il cuore e la fede

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Blaise Pascal (1623-1662) è uno dei giganti della filosofia e della scienza di sempre.

Tra il 1631 e il 1639 frequenta il cenacolo scientifico e filosofico diretto da Padre Mersenne, amico e consigliere di Cartesio, di cui fanno parte Fermat, Roberval ed altri. A 17 anni pubblica il suo primo saggio scientifico, l’Essai sur les coniques.

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Due anni dopo, per aiutare il padre nel calcolo delle imposte, inventa la prima macchina calcolatrice, la Pascalina, il più antico antenato del computer. Nel campo della fisica si occupa di vuoto, pressione (dal 1971 i millibar sono stati commutati in etto-pascal), fluidi… Leggi tutto “Blaise Pascal: la natura paradossale dell’uomo, la ragione, il cuore e la fede”

Isaac Newton s-velato

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Isaac Newton divenne, nel “secolo dei lumi”, una sorta di divinità, da celebrare insieme alla potenza della ragione umana. Si creò così un’immagine del grande fisico inglese del tutto lontana dal vero.

Il merito di aver definitivamente aperto la strada alla conoscenza del vero Newton, dedito alla fisica soprattutto per motivi teologici, commentatore assiduo della Bibbia (alla ingenua ricerca della data della Creazione del mondo e della sua fine), attratto dall’esoterismo e dall’alchimia, è del grande economista J.M. Keynes (e del suo ritrovamento).

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Sant’Agostino, la scienza e il tempo

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Sant’Agostino è ancora oggi, insieme a Platone, il filosofo più letto al mondo.

Non tutti sanno che a lui ci si richiama anche nel campo scientifico, per svariati motivi. Soprattutto per la sua visione del tempo, che fa sì che vari astrofisici  come Martin Rees o Stephen Hawking… parlino oggi di lui per elogiare la sua intuizione sul tempo (Agostino ritiene che l’eternità non sia un tempo infinitamente lungo, ma assenza di tempo, eterno presente, poichè l’Essere assoluto non invecchia, non diviene, così come non occupa uno spazio. Di conseguenza il tempo è una caratteristica solo dell’Universo materiale, creato ex nihilo: “…il mondo fu fatto non nel tempo, ma simultaneamente al tempo“; “il tempo cominciò ad esistere con il cielo e con la terra…”)*; la sua lotta contro l’astrologia (preludio ad un modo di guardare il cielo e gli astri razionale e non magico); la sua idea di legge naturale; Leggi tutto “Sant’Agostino, la scienza e il tempo”

L’uomo di fronte ai terremoti

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Nel mondo antico il terremoto è manifestazione diretta di una delle tante divinità dei pantheon politeisti. Per i bramini indiani la causa dei terremoti è da attribuire alla stanchezza di uno dei sette serpenti incaricati dal dio Visnù di sostenere la Terra; secondo alcuni popoli dell’Asia centrale, i sismi sono prodotti da un’enorme rana che vive nelle profondità del nostro pianeta e che ogni tanto si scuote; nella mitologia dei tartari del Caucaso i terremoti sono generati invece da un toro gigantesco che porta la Terra sulle corna; nel Cile antico la causa dei terremoti sono due serpenti litigiosi; nella Roma pagana i sacrifici (anche umani) per scongiurare un terremoto venivano fatti alla dea Tellus, a Cerere, a Giove…

La visione monoteista elimina queste credenze, assenti quindi nel mondo ebraico antico e in quello cristianizzato, che rifuggono l’animismo come forma di idolatria. Leggi tutto “L’uomo di fronte ai terremoti”