Il falso mito dell’abiogenesi (o generazione spontanea)

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L’evoluzione è un fatto riguardo al quale non mancano le interpretazioni, discordanti, quando non opposte. Dio (evoluzione guidata), oppure “caso e necessità”? Solo micro-evoluzione, o anche macro-evoluzione?

C’è però un fatto certo, di cui parlava anche Margherita Hack, nel suo Perchè sono vegetariana: “non sappiamo ancora quale sia stata l’origine della vita sulla Terra”. Perchè vi sia evoluzione, almeno per “partire”, ci vuole la vita, che però risulta essere quanto di meno scontato e di più “improbabile” si possa immaginare.

In vari libri di testo divulgativi, si legge spesso di una generica a-biogenesi. Il termine è tecnico, difficile, ma significa che la vita, come credevano gli antichi greci e non solo, avrebbe avuto origine dalla non (alfa privativa) vita (bios).

Cioè che sarebbe esistita, al principio, una generazione spontanea.

E’ così? Ha senso dire che la vita è stata generata dalla non vita, spontaneamente?

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La scienza sperimentale ci dice che questo fatto, la nascita della vita da materia inerte, non viva, non è mai stato sperimentato, perchè omne vivum ex vivo (biogenesi).

Marco Respinti, nel suo Evoluzionismo (Il Timone, Milano, 2016; http://www.iltimone.org/34815,Quaderni.html) affronta vari dogmi di un certo evoluzionismo, rendendo conto della complessità del dibattito e delle tantissime domande irrisolte (o risolte, da qualcuno, in modo ideologico, cioè non risolte).

Di seguito due pagine in cui ricorda proprio questo fatto scientificamente sperimentato: la generazione spontanea (o, con un termine più moderno e meno screditato, la già citata abiogenesi) è un mito, non un fatto:

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