Il rapporto tra filosofia e scienza sperimentale

premessaTalete di Mileto (VII sec. a C.), tradizionalmente considerato il primo filosofo greco, e fondatore della scuola ionica, “fu uomo politico, astronomo, matematico, fisico, oltre che filosofo” (Abbagnano-Fornero). Sembra che il filosofo Pitagora (VI sec. a.C.) sia stato il primo ad utilizzare la parola “filosofo”, la parola “matematica” e la parola “cosmo”; il suo nome è collegato indissolubilmente anche alle origini della musica occidentale.

Le idee sul numero di Pitagora vennero in parte ereditate da Platone (V sec. a C.), secondo il quale vi sarebbero due tipi fondamentali di idee: le idee valori e, appunto, le idee matematiche.
Si può anche ricordare che i primi testi dei filosofi presocratici sono sovente intitolati Περί Φύσεως (Perí Physeos), da cui la parola “fisica”.
Filosofia, matematica, astronomia, fisica, cosmologia, musica…: che legami vi sono tra queste diverse discipline? In che senso si può dire che la preistoria e le origini del pensiero scientifico sono collegate e intimamente connesse con la speculazione filosofica?

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All’inizio del Novecento un Premio Nobel per la Fisica come Max Planck pubblica un testo intitolato Scienza, filosofia e religione, mentre un altro Nobel per la Fisica, Werner Heisenberg, con evidenti riferimenti alla metafisica classica, scrive Fisica e oltre (che finisce con una citazione di Platone) e Fisica e filosofia (che contiene un intero saggio sulla filosofia greca).

Ancora oggi, non di rado, matematici, fisici, cosmologi… scrivono testi in cui i dati scientifici sono presentati all’interno di una visione del cosmo e dell’uomo che giunge a domande evidentemente filosofiche.

E’ una storia interessante…