La scienza (e l’astrologia) secondo Adolf Hitler

AdolfHitler

Adolf Hitler, dittatore della Germania, riteneva di essere un uomo al passo con la scienza della sua epoca. Addirittura confidava di poterne fare la sua alleata

nella lotta contro il cristianesimo.

Hitler

Una pagina delle Conversazioni a tavola di Hitler, Goriziana 2010, p. 90.

Affermò, il 14 ottobre 1941 (vedi sopra): “Il dogma del cristianesimo si sminuzza dinnanzi ai progressi dela scienza“.

Hitler, che peraltro era un appassionato di astrologia, confondendola con l’astronomia, credeva che la scienza avrebbe dimostrato:

  1. di poter “rispondere a tutte le domande
  2. che non esiste alcuna frontiera tra l’organico e l’inorganico“, cioè nessuna differenza ontologica tra materia e viventi, ma anche nessuna differenza tra animali ed uomini (proprio in nome di questa idea si professava panteista, credeva nella reincarnazione ed era rigidamente vegetariano)
  3. che le stelle “non sono fonti di luce ma mondi, forse abitati come il nostro” (quando la gente lo capirà, “allora la dottrina cristiana sarà accusata di assurdità“).

Da T. Ryback, che ha analizzato la sua biblioteca (La biblioteca di Hitler, Mondadori, 2008), sappiamo che Hitler possedeva “le 200 fotografie delle costellazioni nei giorni importanti della sua vita“.

Probabilmente non sapeva che gli odiatissimi Ebrei furono l’unico popolo del mondo antico a ritenere sacrilega, perchè condannata nei testi biblici, proprio l’astrologia.

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